Come uscire dalla zona di comfort

come uscire dalla zona di comfort

Come si esce dalla zona di comfort? E sopratutto, a cosa serve uscire dal proprio recinto di sicurezze?

Capisco, queste domande me le sono poste anche io, e ogni volta la risposta era sempre la stessa: è nel momento in cui lasci andare le cose sbagliate, che dai la possibilità alle cose giuste di raggiungerti.

E noi esseri umani siamo bravissimi a restare incollati alle cose sbagliate, ne scrissi qualcosa proprio in questo articolo.

Per carità, non che la zona di comfort sia a tutti i costi qualcosa di sbagliato, dipende da tanti fattori.

Infondo essa altro non è che una piccola bolla in cui viviamo fatta di cose che conosciamo a memoria.

E’ un luogo fatto di certezze fittizie dove rinchiudiamo tutte le nostre ansie e paure più profonde.

Eppure, se ci si sporge con la testa al di la della staccionata, è possibile scorgere qualcosa di stupendo, che in realtà è molto diverso da ciò che la nostra mente aveva immaginato.

 

Il mondo è diverso da come vogliono farcelo credere

Non posso biasimarti, una volta ero proprio come te.

Fino ai miei 28 anni ero pieno di  preconcetti e non riuscivo a vedere più in la di come il mondo mi veniva presentato.

E’ normale, avevo vissuto tutta la vita nella stessa piccola città, circondato bene o male dalle stesse persone, i viaggi che facevo erano per lo più vacanze negli stessi posti  e i media che seguivo erano solo quotidiani e telegiornali.

Mi ero creato il mio piccolo micro cosmo in cui mi sentivo al sicuro, protetto, dove ingenuamente pensavo non potesse succedermi niente.

Con il mio carattere però non durai molto e ad un certo punto cominciai a chiedermi come uscire dalla zona di comfort.

Mi sentivo opprimere e piano piano cominciò a solleticarmi l’idea di lasciarmi tutto alle spalle e fuggire.

C’era però una cosa che mi bloccava, un qualcosa di astratto che ti attanaglia nei momenti più difficili: la paura.

Avevo mille tipi di paure diverse: ” E se mollo tutto e poi ne me pento? “, ” E se me ne vado e poi non mi trovo bene? “, ” E se nel paese in cui vado a vivere non trovo lavoro”, ” E se mi trovo in difficoltà e non c’è nessuno ad aiutarmi “?

Ero ad un bivio; da una parte avevo la mia zona di comfort, una strada dritta e tracciata in cui riuscivo già ad intravedere la fine.

Dall’altra invece vi era una strada sterrata, un percorso dove avrei potuto trovarmi in difficoltà ma che allo stesso tempo mi avrebbe fatto conoscere il mondo reale, e soprattutto mi avrebbe permesso di conoscere la parte più profonda di me stesso.

Il giorno dopo avevo un biglietto di sola andata per l’Australia.

 

E’ l’ansia che ti blocca nella tua zona di comfort

Quasi ogni cosa a questo mondo, se usata nel modo corretto, può tornare utile, anche la paura.

In effetti, la paura altro non è che un segnale che il nostro cervello elabora per metterci in allerta di un pericolo.

Il problema sussiste quando le paure non si riescono a controllare.

Spesso sottovalutiamo noi stessi, pensando che non saremmo in grado di gestire una situazione che nella nostra mente risulterebbe troppo complicata per noi:

” E se non trovo lavoro all’estero ? “: perché non dovresti ? Hai due braccia, due gambe e un cervello come tutti, se ce l’hanno fatta loro puoi farcela anche tu.

” E se mi trovo in difficoltà e non mi aiuta nessuno ? “: Le persone non sono così cattive, troverai sempre qualcuno disposto ad aiutarti.

” E se mi sento solo ? “: Ovunque andrai avrai la possibilità di conoscere persone nuove con cui fare amicizia.

Quando cadiamo in queste domande e cominciamo a provare paura, essa comincia a prendere forma trasformandosi in qualcosa di diverso, qualcosa che ci fa sentire completamente bloccati di fronte agli eventi: l’ansia.

Wikipedia definisce l’ansia così:

L’ansia è uno stato psichico di un individuo, prevalentemente cosciente, caratterizzato da una sensazione di intensa preoccupazione o paura, spesso infondata, relativa a uno stimolo ambientale specifico, associato a una mancata risposta di adattamento da parte dell’organismo in una determinata situazione, che si esprime sotto forma di stress per l’individuo stesso.

L’ansia, al contrario della paura, non è utile a nulla.

E’ la logica conseguenza di una paura che non siamo riusciti a gestire.

Solitamente una persona che viene presa da ansie ragiona così:

come uscire dalla zona di comfort

La paura può portare verso una soluzione del problema, l’ansia invece ci fa andare a ritroso, verso il punto di partenza, convincendoci che in realtà le nostre sofferenze sono solo frutto della nostra immaginazione.

 

Leggi anche: ” Viaggiare nel mondo: il viaggio come cura dell’anima.”

 

Analizza la tua zona di comfort, sbuccia la cipolla

Come dicevo prima, non è detto che la comfort zone sia un qualcosa di negativo a tutti i costi.

Se ci pensi infatti, tutti, prima o dopo, finiamo in una zona di comfort, perché tendiamo ad abituarci a qualsiasi cosa.

E’ un pò quello che succede quando il tuo capo ti mette a fare qualcosa di nuovo, che non avevi mai fatto prima.

All’inizio ti senti impacciato, non conosci i nuovi programmi e hai paura di fare qualcosa di sbagliato.

Poi però con l’andare del tempo prendi familiarità, ed ecco che hai allargato la tua zona di comfort.

Se non avessi affrontato quel problema, quelle paure, saresti rimasto dov’eri prima e non avresti imparato una nuova abilità.

Ecco che allora, in questo caso, capire come uscire dalla zona di comfort risulta produttivo.

Questo non vuol dire però che dobbiamo a tutti i costi sempre spingerci fuori da essa.

Se così facessimo, finiremmo per sfidare costantemente i nostri limiti auto distruggendoci.

Per questo è importante esaminare la propria zona di comfort in modo imparziale.

C’è una frase di Mark Manson, autore del libro ” La sottile arte di fare quel c*** che ti pare “, che mi è rimasta particolarmente impressa:

“Self-awareness is like an onion.
There are multiple layers to it, and the more you peel them back, the more likely you’re going to start crying at inappropriate time.”

Il significato è chiaro: “La consapevolezza è come una cipolla. Ha molti strati, e più la “sbucci”, più è facile che ti poterà a piangere da un momento all’altro.

Nel Libro, Manson, cita questa frase per descrivere come sia possibile risalire a tutti i nostri problemi “semplicemente” sbucciando i 3 strati della nostra auto consapevolezza.

Per capire come uscire dalla zona di comfort quindi, si deve rispondere a quelle domande che risultano scomode a molti di noi:

Un piccolo esempio:

” Sono felice con il mio lavoro ? ” – No
” Perché non sono felice ? ” – Non mi piace quello che faccio
” Perché allora continuo a farlo ? ” – Perché devo pagare un affitto
” Non posso trovare un nuovo lavoro ” ? – Si ma non ne ho voglia
” Perché non ne ho voglia ? ” – Sono pigro
” Perché sono pigro ? ” – …….

Spesso le persone vanno in tilt molto prima.

 

Leggi anche: ” Non ho tempo: la scusa contro cui i tuoi sogni lottano ogni giorno ”

 

Come uscire dalla zona di Comfort: Gestisci le tue paure

Sei arrivato alla conclusione che effettivamente devi capire come uscire dalla tua zona di comfort ? Perfetto, allora è il momento di fare qualcosa.

Non ti fare prendere dalle ansie, gestisci la paura e rendila utile alla tua situazione.

Lo stress, se gestito bene, può dare grandi risultati.

Tutte le persone che hanno avuto successo nella vita sono stati sotto pressione per alcuni periodi.

E’ proprio lo stress che ci porta a dare il meglio di noi in determinate situazioni.

Una gara, un lavoro, un colloquio, un esame. Sono tutte situazioni in cui lo stress ci porta ad un punto di maggiore concentrazione, quello è il punto in cui lo stress ci da dei benefici.

Se permetti però che l’ansia prenda il sopravvento, rischi di entrare nella zona di panico e rovinare tutto.

E’ quello che succede anche agli atleti che, per il troppo stress, finiscono per rovinare mesi e mesi di allenamento, o ad un pianista che per colpa del panico entra nel pallone e non riesce più a muovere le dita.

Non devi fare in modo che l’ansia ti blocchi, gestisci lo stress mantenendolo nel punto migliore di rendimento.

come uscire dalla zona di comfort

 

Come uscire dalla zona di Comfort: Fai un passo fuori dalla porta

La sicurezza è qualcosa che ti devi guadagnare giorno dopo giorno.

Come?

Un passo alla volta, fuori dal tuo recinto.

Questa è una di quelle cose che ho imparato viaggiando, bisogna mettersi in gioco.

Prima di partire per l’Australia solo l’idea di affrontare un viaggio da solo mi terrorizzava.

Poi però visitai la Thailandia, l’India e lo Sri Lanka zaino in spalla.

Oggi viaggio costantemente da solo e non ho più paura.

Come ho fatto?

Semplicemente, un passo alla volta, ho preso familiarità con me stesso e con le mie abilità.

La sicurezza in se stessi è un muscolo, se non capisci come uscire dalla zona di comfort non otterrai mai qualcosa di diverso dalla vita.

Sei come un atleta che vuole superare il record di salto in lungo, ma non entra mai in palestra per allenarsi.

Per avere qualcosa che non hai mai avuto,
devi essere disposto a fare qualcosa che non hai mai fatto.

come uscire dalla zona di comfort

Concludiamo riassumendo

Se sei arrivato fino a qui probabilmente avrai anche un accenno di mal di testa, ma non scoraggiarti, in realtà hai già fatto un piccolo passo fuori dalla porta e stai capendo come uscire dalla zona di comfort.

Per renderti le cose più facili, eccoti un piccolo riassunto su come uscire zona di comfort.

  1. Non idealizzare: So che è molto difficile da fare, ma sforzati di pensare che le tue aspettative non rispetteranno mai la realtà delle cose. Solitamente tendiamo ad ingigantire tutto. Quante volte hai immaginato un primo appuntamento e te lo sei costruito nella mente come qualcosa di straordinario, e quante volte alla fine è andata come ti aspettavi? Questo succede anche con i problemi immaginari. Non sono quasi mai enormi come li crediamo.
  2. Gestisci le tue paure: Cerca sempre di mantenere il livello di stress prodotto dalle tue paure al livello perfetto fra timore e panico. Quello è il livello in cui diamo il meglio di noi. Questo fa in modo che, uscendo dalla tua zona di comfort, tu rimanga sempre lucido e concentrato sui tuoi obiettivi.
  3. Analizza la tua zona di comfort: cerca di essere cosciente se la tua zona di comfort ti soddisfa appieno. Fallo cercando di essere il più sincero possibile con te stesso.
  4. Un passo alla volta: Allena la sicurezza in te stesso facendo un passo alla volta fuori dal recinto della tua zona di comfort. Questo farà in modo di prendere confidenza con le tue abilità ed espandere le tue conoscenze. Ne uscirai migliore di prima.
  5. Accetta: Per crescere, per migliorare, per trovare la felicità, è necessaria una componente fondamentale: la fatica. Senza di essa non riuscirai mai a fare nulla nella vita. Uscire dalla propria zona di comfort è necessaria molta fatica. Prima lo accetti, prima riuscirai nel tuo intento.

 

Con questo è tutto su come uscire dalla zona di comfort.

 

Un abbraccio

 

Nico

2 COMMENTS

  1. Ciao Nicolas, è un po’ che ti seguo su IG e ho particolarmente apprezzato l’intervista a professionalgypsy, estremamente interessante. Volevo aggiungere una cosa su questo articolo molto ben scritto. La questione di uscire dalla propria comfort zone è oggi una cosa che va molto di moda. L’approccio che hai avuto tu mi piace molto ma in altri contesti, spesso anglosassoni, uscire dalla comfort zone significa andare alla ricerca non di se stessi e di quello che ci piace, ma di una specie di rush adrenalinico che trovo molto fine a se stesso. Sarà che sono lazy 🙂

    • Ciao :),
      si, in effetti esiste questo connubio fra le due cose, spesso si abbina l’uscire dalla zona di comfort come il mettere alla prova se stessi.
      Secondo me è importante fare una giusta introspezione e capire cosa c’è nella nostra vita che realmente amiamo e cosa invece stiamo solamente accettando.
      Parlare a se stessi in modo onesto e sincero è fondamentale.

Comments are closed.