Trip N Roll:”Ci siamo licenziati per girare il mondo e vivere di viaggi ed esperienze”

Mollare due ottimi impieghi a tempo indeterminato per viaggiare intorno al mondo per 2 anni e mezzo.

Ti sembra una pazzia? Eppure è la storia di due ragazzi Milanesi che nel 2017 decisero di lasciarsi alle spalle la loro vita e lanciarsi in una nuova avventura zaino in spalla.

Loro sono Trip N Roll e il loro motto è “non è mai troppo tardi“.

 

Ciao ragazzi, grazie per essere qui con me, diteci chi si siete.

Ciao Nico, grazie a te per questo spazio.

Io mi chiamo Federica e lui è il mio ragazzo Andrea, siamo fidanzati da 4 anni, e sono due anni e mezzo che viaggiamo insieme nel mondo.

Il 7 Ottobre 2017 decidemmo insieme di mollare tutto e partire per il giro del mondo zaino in spalla.

Saremmo dovuti rientrare a casa in questo periodo, ma causa pandemia mondiale ci siamo bloccati in Brasile.

 

Un viaggio piuttosto lungo, come lo avete finanziato?

Siamo partiti con i nostri risparmi, io (Andrea) mi sono licenziato con dopo 12 anni di lavoro quindi avevo anche la liquidazione; invece di investire tutto in una casa come probabilmente fanno la maggior parte dei nostri coetanei, li abbiamo investiti in un viaggio.

Abbiamo viaggiato super low cost, con circa 15 euro al giorno a testa, per fare in modo che il viaggio durasse il più possibile.

Ovviamente è stata molto dura rientrare in questo budget in quanto ci ha costretto ad alcune rinunce, ma è stato allo stesso tempo meraviglioso.

Dopo un certo periodo dalla nostra partenza abbiamo cominciato a lavoricchiare grazie ai social e a collaborare con agenzie turistiche, hotel e ristoranti con la formula free-for-free, quindi in cambio di articoli, foto o video ci offrivano alloggi, pasti o esperienze gratuite.

Questo è andato a giovare tantissimo al nostro viaggio e ai nostri risparmi.

Inoltre piano piano abbiamo cominciato a monetizzare anche con il nostro blog.

L’obiettivo è proprio quello di riuscire a tirare fuori un lavoro dalla nostra passione per il viaggio.

IG @trip.n.roll

 

Dove avete intenzione di fare base una volta terminato il viaggio?

Il viaggio è stato così bello e così completo che in questo momento abbiamo anche voglia di tornare a casa a Milano a rivedere le nostre famiglie e i nostri amici.

Ci piacerebbe avere una base a Milano, città che noi amiamo tantissimo, e nel frattempo continuare a viaggiare.

Infatti una cosa che ci teniamo a sottolineare è quella che, al contrario di tanti nostri amici che se ne sono andati perché non amavano la città nella quale erano nati, noi siamo invece partiti perché amiamo viaggiare e volevamo fare questa esperienza ora che siamo liberi da qualsiasi tipo di vincolo.

Quello a cui puntiamo quindi è riuscire a lavorare con le nostre passioni per il viaggio ma comunque stabilirci a Milano e alternare la vita in città al viaggio.

Viaggiando in tutto il mondo, fra le altre cose, ci siamo resi conto anche di quanto sia bella l’Italia, un paese così piccolo ma con così tanta bellezza, quindi vorremmo dedicare anche un pò più di tempo al nostro territorio.

Sarebbe bellissimo per esempio poter fare la primavera e l’estate in Italia, e magari i mesi invernali in qualche paese del sud est asiatico o dell’america latina.

 

Anche secondo me questo sarebbe un ottimo compromesso. Avete compiuto un percorso davvero incredibile, ma come erano le vostre vite prima di tutto questo e cosa vi ha portato a decidere di cambiare così drasticamente vita?

Le nostre vite prima di questo viaggio potevano essere classificate come “sicure”, eravamo in piena comfort zone.

Eravamo sommersi dalla stessa routine, lo stesso loop lavorativo, sopratutto per me (Andrea) che lavoravo nello stesso posto da 12 anni.

Ad un certo punto questa sicurezza ci si rivoltò contro, in quanto cominciammo a sentire proprio una forte carenza di stimoli.

Le uniche boccate di ossigeno erano le vacanze ad Agosto e quelle a Natale.

Quando cominciai ad avvertire il senso di disagio (Andrea) avevo 27 anni, resistetti fino ai 31 e arrivai al punto di non farcela proprio più.

Poi conobbi Federica che mi diede la spinta definitiva a mollare tutto.

Adesso ne parliamo con leggerezza ma all’epoca fu davvero difficile, la paura fu tanta, anche perché ci ritrovammo senza più nessuna sicurezza e circondati da persone che ci prendevano per pazzi.

Però non potevamo più continuare a fare qualcosa che non ci rendeva felici.

Una cosa che però ci teniamo a sottolineare è che la felicità non si racchiude in un giro del mondo, noi lo abbiamo fatto perché era il nostro sogno, ma il vostro sogno potrebbe essere benissimo qualcos’altro.

Il concetto che vogliamo trasmettere è di seguire i propri sogni, qualsiasi essi siano, per noi era viaggiare, per voi potrebbe essere qualsiasi altra cosa.

Non si deve mollare per forza il lavoro per inseguire i propri sogni, l’importante è iniziare, perché altrimenti fra 10 anni potreste ritrovarvi pieni di rimpianti e insoddisfatti.

Secondo noi tutti abbiamo un sogno o una passione da coltivare, l’obiettivo è darsi da fare per riuscire a realizzare quella passione o sogno.

IG @trip.n.roll

 

 

Riuscireste mai a tornare alle vostre vite precedenti?

No non ce la faremmo mai, è per questo che abbiamo tantissimi progetti in corso, perché ritornare a fare la vita di prima dopo tutto quello che abbiamo passato sarebbe come un insulto a questo viaggio.

Abbiamo fatto tantissime rinunce ed è giusto continuare a lottare per mantenere la libertà di fare ciò che amiamo.

Ovvio che siamo pronti a tutto, se dovessimo tornare a fare le stesse cose che facevamo prima, la vita ci ha comunque regalato due anni e mezzo meravigliosi che porteremo sempre dentro di noi.

 

Come è stato affrontare il viaggio con un partner 24 ore su 24 insieme?

Io (Federica) facevo un lavoro che mi teneva fuori di casa dal lunedì al venerdì, viaggiavo sempre e tornavo il weekend, quindi vedevo Andrea solo nel fine settimana.

Quando siamo partiti ci siamo ritrovati 24 ore su 24 insieme, e i primi 6 mesi sono andati molto bene anche perché c’era molta voglia di conoscersi e scoprirsi.

Poi ha cominciato a subentrare un pò di nervosismo, anche perché noi abbiamo viaggiato davvero low cost quindi in certe situazioni si perdeva la pazienza molto facilmente.

Con l’andare del tempo abbiamo cominciato a conoscerci meglio e a saperci gestire nel migliore dei modi anche nei momenti un pò più down.

Ovviamente capita che ogni tanto ancora litighiamo, ma i nostri litigi sono sempre per cavolate e lasciano il tempo che trovano.

 

Parlando del vostro progetto, avete messo in piedi diverse cose tra cui un sito web e una presenza sui social molto forte: che competenze servono per poter lavorare con questi strumenti?

Noi abbiamo imparato strada facendo, ma ovviamente ci siamo fatti aiutare anche da persone del mestiere, come per esempio per la realizzazione del sito web.

Per quanto riguarda le foto, è stata solo tanta tanta pratica.

Se scorrete il nostro feed di instagram fino a 2 anni fa vedrete che le nostre foto erano molto diverse da come lo sono ora, l’esperienza in questo caso ha fatto tanto.

Io (Andrea) mi sto appassionando sempre di più alla scrittura mentre Federica all’editing foto, è un percorso che richiede molto studio, ma ci appassiona e questa è la cosa più importante.

Quindi ricapitolando, quando siamo partiti avevamo zero competenze e tutto è arrivato strada facendo.

Ci teniamo però a sottolineare che dal momento che abbiamo deciso di metterci sotto per farla diventare una professione, ci siamo anche resi conto che creare contenuti e stare dietro a tutto è un vero e proprio lavoro che va comunque a togliere tempo al viaggio stesso.

E’ chiaro però che sono tutti sacrifici “piacevoli” in quanto fanno parte di un percorso che ci porteranno a lavorare con le nostre passioni.

IG @trip.n.roll

Avendo viaggiato così tanto, avete mai avuto il desiderio di fermarvi a vivere in un posto in particolare?

Abbiamo attraversato tantissimi paesi che ci sono rimasti nel cuore, ma ci siamo innamorati di uno in particolare: il Messico.

Speriamo di ritornarci sicuramente e di fermarci più a lungo perché è davvero un paese meraviglioso.

Anche il Giappone è un paese che ci è rimasto dentro e in cui speriamo di tornarci presto.

Ci sono davvero tantissimi paesi e tantissime culture nel mondo, come si fa a non essere curiosi di scoprirli?

 

Come voi, ci sono sempre più persone che lasciano il lavoro per cercare stili di vita alternativi: secondo voi perché sta avvenendo questo fenomeno?

Prima di rispondere vogliamo aprire una parentesi: se tu parli ad un inglese, ad un francesco o ad un tedesco della nostra scelta, non rimane stupito come quando lo si dice ad un Italiano.

Per gli altri paesi è una cosa normalissima lasciare tutto per viaggiare, soprattutto per i paesi del nord, mentre per l’Italiano risulta come una follia.

Questo secondo noi succede perché sin da piccoli ci insegnano che una volta finite le scuole superiori o vai all’Università oppure devi trovarti un buon lavoro e tenertelo per sempre, per poi essere libero forse in pensione.

Le nuove generazioni si stanno accorgendo che c’è qualcosa di sbagliato in questo sistema e che oggi grazie al web e alle informazioni è molto facile poter viaggiare e costruirsi una professione che rispecchia le proprie passioni.

Quelli che stanno subendo maggiormente questo cambiamento sono la generazione dei 30, perché sono quelli che hanno seguito le regole ma che si sono trovati poi con una vita che non li apparteneva.

Noi siamo la generazione di passaggio che sta rivoluzionando il mondo del lavoro.

 

Sono d’accordo. E’ anche vero però che il sogno del mollare tutto e trovare il lavoro dei propri sogni viene fatto passare come un qualcosa di semplice da realizzare, voi che opinione avete in merito?

Non è affatto semplice, anzi, è durissima.

Si devono fare tantissimi sacrifici per realizzare i propri sogni, ma si può anche scendere ad un compromesso per poterli realizzare.

Noi abbiamo mollato i nostri rispettivi impieghi per un salto nel buio, ma si potrebbe anche non lasciare il lavoro e studiare la sera o il weekend per poter realizzare un proprio progetto.

Non c’è una formula giusta per tutti, ognuno deve trovare la sua.

Ci sono tante persone che ci chiedono come abbiamo fatto a sviluppare il nostro progetto, oppure anche solo che vorrebbero avere lo stesso coraggio per realizzare i propri sogni, noi rispondiamo: cominciate un passo alla volta, perché un giorno vi potreste guardare indietro e rimpiangere di non averlo fatto.

 

Avete viaggiato per due anni e mezzo. In molti sono convinti che per viaggiare servano tanti soldi, voi quanto avete speso per il vostro viaggio?

Abbiamo fatto un video sul nostro canale youtube sulle nostre spese di viaggio, ma vi possiamo dire che noi siamo rimasti dentro ai 15€ al giorno a testa, che secondo noi è un’ottima media di viaggio che comporta dei sacrifici ma consente di potersi togliere anche qualche sfizio.

Durante il viaggio abbiamo conosciuto gente che spendeva anche molto meno di noi, ma ovviamente non è una gara, ognuno deve fare quello che può permettersi di fare.

Noi siamo riusciti anche a spendere relativamente poco in quanto non ci interessava la vita notturna o le feste, ma eravamo più alla ricerca di esperienze di vita.

 

Cosa vi aspetta dopo che tutta questa emergenza sanitaria sarà finita e riuscirete a tornare in patria? Come vi vedete fra 5 anni?

Ci vediamo con un pargoletto a girare il mondo 😀

Parlando di progetti professionali sicuramente c’è quello di far diventare Trip N Roll un lavoro a tempo pieno.

Abbiamo intenzione di creare video corsi, altri presets e riempire il blog di informazioni che aiutino altri viaggiatori.

Oltre questo ci piacerebbe anche fare dei viaggi di gruppo che è una cosa che ci hanno chiesto in tantissimi.

Non mancherà comunque un bel giro d’Italia per salutare tutte quelle persone che ci sono state vicino durante il nostro giro del mondo.

IG @trip.n.roll

 

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