Insegnare il valore del tempo, non dei soldi.

avere più tempo

Quando ero piccolo mi hanno ripetuto allo sfinimento la frase “nella vita, la cosa che conta è fare i soldi“. Mai nessuno che mi abbia detto quanto sia importante invece il valore de tempo.

Penso che questa sia una delle frasi più controproducenti e diseducative della storia dell’umanità.

Intere generazioni cresciute sotto lo schema sociale in cui se non hai soldi, in questo sistema, non potrai mai essere felice.

Dove ci ha portato questo concetto?

All’interno di un ideale sociale in cui la regola è lavorare , sempre di più, per poter arrivare ad avere più soldi di quanti ne avresti realmente bisogno.

Finiamo per scegliere un lavoro in base alla paga oraria piuttosto che mettere in primo piano il fattore gratificazione, e finiamo per lavorare ininterrottamente, settimane mesi ed anni per comprare cose superflue o addirittura inutili.

Schiavi del consumismo frenetico, buttiamo via oggetti semi nuovi o che possono essere riparabili e ricompriamo ogni anno le stesse identiche cose, senza accorgerci che stiamo scambiando la nostra vita con essi.

Quanto vale il nostro tempo?

Secondo i dati di  Jp Salary Outlook, nel 2016 lo stipendio medio in Italia è stato di circa 1500 € netti al mese,  che scambiato per le classiche 8 ore al giorno fa circa 9 €  all’ora.

Chi ha deciso che il tempo di una persona debba valere così poco?

Sembra che il genere umano abbia accettato questa sorta di svalutazione del proprio tempo fino al punto di riconoscere come normalità questo fattore, senza accorgersi che scambiare la propria vita per questa paga oraria è come rinunciare ad un terzo della propria esistenza.

Accettando di scambiare il proprio tempo per così poco, finiamo per dover lavorare duramente e affannarci per riuscire a vivere secondo gli standard occidentali medi, spesso anche facendo lavori poco gratificanti.

Ma in questo modo, paradossalmente, rinunciamo alla vita stessa…..

Si, perché lavorando 40 o 50 ore alla settimana e avere uno o al massimo due giorni liberi, non abbiamo il tempo materiale e le energie per godere delle cose essenziali che stanno al di fuori della nostra sfera professionale.

Spesso molti giustificano questo modo assurdo di lavorare dicendo che in questo modo, magari fra 10 o 20 anni, potranno concedersi una pausa con i soldi messi da parte e avere più tempo; ma la vita è oggi, non domani e neanche dopo domani.

Come avevo già scritto nell’articolo ” Nomadi digitali: chi sono e cosa fanno “, un’infermiera Australiana (Bronnie Ware ) aveva documentato i maggiori rimpianti di alcuni malati terminali che aveva in cura, e alcuni di essi riguardavano proprio il fatto di aver lavorato troppo e di non aver avuto abbastanza tempo per stare con i proprio cari.

Queste testimonianze penso che debbano fare riflettere su quali valori dovremmo adottare nelle nostre vite.

Quando acquistiamo un oggetto, dovremmo sempre chiederci con che cosa lo stiamo pagando.

Siamo abituati a ragionare pensando di scambiare denaro per i nostri beni, ma in realtà paghiamo tutto con il nostro tempo.

Ogni oggetto inutile che acquisti equivale a tempo che hai dovuto spendere per poter arrivare ad esso,e c’è solo una cosa a questo mondo che non torna più indietro, il tempo.

avere più tempo

Avere più tempo e la trappola del denaro

La maggior parte delle persone scelgono come valore fondamentale della propria vita il denaro, eppure questo porta a non pochi problemi.

Inizialmente pensi: ” sarebbe bello guadagnare 1500 € al mese “.

Ma una volta ottenuta quella cifra potresti arrivare a pensare: ” però se ne guadagnassi 2500 € sarebbe ancora meglio

Il desiderio di possedere sempre più denaro potrebbe dare vita ad un circolo vizioso senza fine, finendo per volere sempre di più di quello che hai.

Secondo il  Dr. Thomas Gilovich, comprare oggetti con i soldi messi da parte ci dona felicità ma solo nel breve periodo, innescando quindi una sorta di disagio che ci porta a volere sempre più oggetti per ritrovare la felicità.

Scegliere invece come valore fondamentale il tempo, porta maggiore qualità alla nostra intera esistenza.

Ci porta a scegliere un lavoro per piacere personale piuttosto che per soldi, avere più tempo per le persone a noi care e per tutte quelle attività che ci appassionano.

Il tempo è denaro: la più grande menzogna dei nostri tempi

Questa è una frase fatta che viene spesso rievocata dai grandi imprenditori dei giorni nostri, peccato che in realtà non sia vera.

Il tempo non è denaro.

Se perdi 50 € potresti riguadagnarli o trovarli per strada, ma se perdi 10 ore della tua vita, nessuno te le potrà mai ridare indietro, in nessun modo.

L’intero sistema lavorativo è studiato per sottrarre tempo alle persone, in quanto più si lavora, meno si pensa e di conseguenza più si consuma.

Cartesio aveva detto: ” Cogito ergo sum – Penso dunque sono “.

I consumatori preferiti dalla società sono quelli non pensanti perché sono quelli più manipolabili e a cui non importa avere più tempo.

E’ nel momento in cui cominci a comprare cose inutili senza nemmeno chiederti il motivo reale di quel determinato acquisto che diventi un consumatore perfetto.

Fumi una sigaretta senza accorgetene, compri un televisore da 70 pollici perché quello da 60 non ti soddisfa più e non ne riconosci il motivo, e finisci con comprare cose solo con gesti automatici.

Diventa un susseguirsi di abitudini, che porta alla perdita di una delle cose più importanti che possediamo: la scelta.

avere più tempo

Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.
(Harvey MacKay)

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